La fine del 2007 ha segnato un importante passo avanti nella storia dell'epidemia di HIV/AIDS. Secondo un nuovo rapporto lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS (UNAIDS) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) circa tre milioni di persone, nei paesi a basso e medio reddito, ricevono farmaci antiretrovirali.
Il rapporto sottolinea ulteriori progressi: la crescita nell'accesso ai servizi di prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell'HIV, la maggiore diffusione dei test e dei servizi di consultorio e l'impegno dei paesi nella promozione della circoncisione maschile nelle regioni maggiormente colpite dell'Africa sub-sahariana.
Alla fine del 2007 circa un milione in più di persone ricevevano la terapie antiretrovirali, portando complessivamente a tre milioni le persone che hanno accesso a tali farmaci.
Il traguardo di garantire l'accesso ai farmaci antiretrovirali a tre milioni di persone sieropositive nei paesi a basso e medio reddito era stato fissato per il 2005 dall'iniziativa "3by5". Anche se l'obiettivo è stato raggiunto con due anni di ritardo, può essere ugualmente considerato un notevole passo avanti nel campo dell'accesso ai farmaci antiretrovirali.
Nonostante i risultati ottenuti, il rapporto sostiene anche che è ancora solo il 31% dei 9,7 milioni di persone che hanno bisogno dei farmaci antiretrovirali li riceveva alla fine del 2007. Questo significa che circa 7 milioni di persone, che ne hanno bisogno, ancora non hanno accesso ai farmaci salvavita.