Il 9 luglio 2011 le popolazioni delle regioni del Sud Sudan hanno proclamato la propria indipendenza dallo stato islamico del Nord Sudan. Dopo decenni di una sanguinosa guerra, milioni di morti e di profughi, la speranza di un futuro di pace e migliore si è affacciata sul nuovo Stato. Centinaia di migliaia di sud-sudanesi sfollati al nord o in altri paesi hanno fatto rientro nelle aree di origine e hanno iniziato la “costruzione” del proprio Paese.
Il VIS opera nelle aree meridionali del Sudan dal 2006, a supporto dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice che sono presenti in diverse zone del Paese: a Wau, Tonj, Maridi e Juba, la capitale del nuovo Stato. Durante questi anni, il VIS ha focalizzato i propri interventi prevalentemente sull’educazione e sulla formazione professionale, sia attraverso la presenza strutturata di propri operatori e volontari espatriati, sia - più recentemente - con azioni di sostegno diretto ai partner locali.
Risultati dell’impegno del VIS in questi anni sono stati il potenziamento del Centro di Formazione Professionale di Wau, la realizzazione del Centro per la Promozione della Donna a supporto di 23 gruppi di mutuo-aiuto nei villaggi limitrofi a Tonj nonché, sempre in quest’ultima area, la costruzione di 5 scuole primarie nelle zone rurali e più marginali.
Le più recenti attività di sostegno ai partner locali sono orientate alla realizzazione del Centro scolastico e di formazione professionale nella prima opera salesiana a Juba, alle attività educative per bambini ed adolescenti ed al supporto delle attività sanitarie erogate in alcuni dispensari presenti nei centri salesiani del Sud Sudan.
Purtroppo, a partire dalla metà del 2013, si sono intensificati gli scontri tra gruppi etnici e fazioni rivali, sfociati in sanguinosi massacri e in una crisi umanitaria crescente. La fragilità strutturale del nuovo Stato, la penuria di risorse alimentari, di aiuti e di assistenza di varia natura stanno contribuendo a dissolvere il sogno di pace e di sviluppo che l’indipendenza aveva fatto nascere.