Il 16 giugno 1976, Soweto una delle zone residenziali più popolose del Sudafrica situata vicino a Johannesburg, fu teatro di scontri che causarono centinaia di morti e portarono moltissime persone ad abbandonare il Paese.
Una pacifica manifestazione di studenti neri, che si opponeva alla politica scolastica della minoranza bianca, si trasformò in una vera e propria carneficina. Una strage che viene indicata, come riporta Pietro Veronese su La Repubblica di oggi, come la data d'inizio della fine dell'apartheid, in vigore dal 1948.
Con le prime elezioni democratiche del 27 aprile 1994 e l'elezione alla presidenza di Nelson Mandela venne approvata una nuova Costituzione che sancì l’esclusione di qualsiasi discriminazione basata sulla razza.