Sembra che l'appello di Kofi Annan per una tregua immediata sia stato accolto e da 24 ore non si registrano più intensi combattimenti a Mogadiscio.
Dopo i disordini di marzo, la capitale somala è stata nuovamente teatro di scontri tra le milizie al servizio delle Corti islamiche somale e i guerriglieri dell'Alleanza per il ripristino della pace e del controllo del terrorismo (ARCPT) che hanno provocato trenta morti e oltre settanta feriti.
Una tregua debole che non placa la paura della popolazione e le preoccupazioni della comunità internazionale verso un Paese allo sbando e con un governo che non controlla il territorio.