Cresce sempre di più la presenza di studenti stranieri nelle scuole italiane: in 10 anni gli iscritti di origine straniera sono aumentati di oltre 500mila unità. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha diffuso un'analisi statistica intitolata "Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano".
Nell'anno scolastico 2007/08 gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico nazionale rappresentano il 6,4% del totale degli alunni, pari a 574.133 unità. La crescita più intensa si è registrata nel periodo 2002-2004 anche per effetto dei provvedimenti di regolarizzazione. Da considerare è anche la presenza degli studenti irregolari che hanno pieno diritto e dovere di partecipare al sistema scolastico italiano. Tra i 13enni si registra la percentuale più alta di alunni appartenenti a nuclei familiari non regolarizzati.
Sono le scuole primarie e secondarie di 1° grado ad accogliere il maggior numero di allievi di origine straniera, che rappresentano rispettivamente, in percentuale, il 7,7% e 7,3% dell'intera popolazione scolastica. Presenza significativa (6,7%) anche nell'ambito della scuola dell'infanzia, sebbene questa non rientri nell'obbligo scolastico. Più contenuta l'incidenza nella scuola secondaria di 2° grado, pari al 4,3%.
In questo ultimo anno scolastico il quadro si è arricchito, per la prima volta, del numero di studenti stranieri nati in Italia, noti anche come "seconda generazione", e del numero di iscritti entrati per la prima volta nel sistema scolastico italiano. I bambini e ragazzi stranieri nati nel nostro Paese che risultano iscritti a scuola costituiscono il 35% degli alunni stranieri, corrispondenti al 2,2% di tutti gli studenti in totale. Il 71,2% di essi si concentra nella scuola dell'infanzia e il 41,1% nella scuola primaria. Gli alunni stranieri entrati per la prima volta nel 2007/2008 nel sistema scolastico italiano, invece, sono 46.154 corrispondenti all'8% di tutti gli alunni con cittadinanza non italiana; 23.650 di essi, più della metà, sono inseriti nella scuola primaria.
La cittadinanza più rappresentata in Italia è quella rumena con 92.734 alunni pari al 16,15 % del totale degli alunni stranieri; al secondo posto ci sono gli albanesi, con il 14,84% e al terzo i marocchini, con il 13,28%. Cresce la presenza di alunni nomadi nella scuola: essi raggiungono le 12.342 unità, con un + 4,3% rispetto all'anno scolastico precedente. Motivo di questo è in parte la collaborazione tra le scuole e diversi attori sociali favorita anche dal Protocollo d'Intesa tra Ministero e Opera Nomadi siglato nel giugno del 2005. Più della metà degli alunni nomadi frequenta la scuola primaria, mentre solo l'1,5% frequenta una scuola secondaria di 2° grado.
Un dato allarmante che risulta tra gli studenti con cittadinanza non italiana è la mancanza di regolarità scolastica, collegata forse alle difficoltà linguistiche e ai problemi di integrazione sociale. In media, il 42,5% di alunni stranieri non è in regola con gli studi e il crescere dell'età aumenta il loro disagio scolastico. Al contrario, il fenomeno dell'anticipo è poco rappresentato (solo il 2,5% in totale) ed è relativo soprattutto agli alunni della scuola primaria.