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4 ottobre 2013 - Con questo messaggio la Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti e riaccende i riflettori sulle condizioni di questi professionisti nel mondo

Il 5 ottobre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti. Per onorare questa ricorrenza in Italia la Campagna Globale per l’Educazione accende i riflettori sul ruolo che gli insegnanti giocano nell’accesso universale ad una educazione di qualità e sulle condizioni in cui essi vivono nel mondo.

La Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-IT) ha mobilitato studenti, insegnanti, genitori e semplici cittadini in un divertente photo shooting che invita a riflettere su come sarebbe stata complicata, o se non altro meno completa, la nostra quotidianità se non avessimo avuto un buon insegnante.

Oggi 4 ottobre, la CGE-IT è a Torino con gli studenti della Scuola Media Turoldo del quartiere le Vallette per affermare - attraverso dibattiti, attività ludiche e teatrali – che ogni bambina e bambino ha diritto ad un insegnante, in centro come in periferia, al nord come al sud, in Italia come in qualsiasi altra parte del mondo.

Ogni bambino nel mondo ha diritto ad una educazione di qualità, ma nessun bambino avrà la possibilità che tale diritto venga rispettato senza un insegnante adeguatamente preparato. – afferma Anna Rita De Bellis, coordinatrice della Coalizione Italiana – Nonostante i lenti progressi nell’assicurare l’educazione primaria a tutti i bambini e le bambine del mondo, esiste una grossa e persistente carenza di insegnanti professionali ben preparati e supportati che incide fortemente sulla qualità dell’educazione e sulla capacità di apprendimento”.

Per garantire l’accesso alla scuola primaria di ogni bambino entro il 2015 mancano all’appello 1.700.000 nuovi insegnanti, senza contare i 5.100.000 insegnanti necessari per sostituire quelli in uscita. La disponibilità di insegnanti non è però garanzia di qualità nell’educazione e nell’apprendimento; serve infatti che questi siano adeguatamente formati e supportati per far fronte alle diverse esigenze educative. Fino a ¾ dei bambini nei paesi a reddito più basso, dopo due o tre anni di scuola, non sono ancora in grado di leggere e scrivere né tantomeno riescono a sviluppare competenze e conoscenze più complesse oggi fondamentali per essere un cittadino attivo e consapevole in un mondo sempre più globale.
Occorrono pertanto insegnanti qualificati per garantire un’educazione di qualità per tutti e quindi per il raggiungimento degli obiettivi dell’Education for All.

La Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-IT), ha promosso nel 2013 la campagna Every Child Needs a Teacher! per affermare la necessità di intervenire a tutti i livelli per colmare tale carenza.

Dalla Coalizione è stato realizzato un rapporto intitolato “Un bravo insegnante per ogni bambino e bambina. Le sfide in Italia e nel mondo per una educazione universale di qualità” nel quale si dà conto della condizione degli insegnanti e della loro formazione anche nel contesto italiano.
Da questa analisi si evince che, seppur con le giuste proporzioni, alcune delle problematiche rilevate nei Paesi del Sud del mondo hanno purtroppo un riscontro anche nel Bel Paese. Recenti dati indicano, infatti, come negli ultimi cinque anni in Italia il numero degli alunni dalla primaria alle superiori sia cresciuto di 90.990 unità. In un congruente sviluppo del rapporto insegnante-alunni, questa crescita avrebbe dovuto comportare un conseguente aumento nel numero di docenti che invece nello stesso periodo sono diminuiti di 81.614 unità. Anche il numero di studenti per classe è incredibilmente salito nell’ultimo quinquennio con una diminuzione di classi a fronte dell’aumento di iscrizioni.
Questi numeri sono frutto di una politica di disinvestimento sulla qualità della scuola che, non a caso, posizionano il nostro paese negli ultimi ranghi tra i paesi dell’Unione europea anche quanto a numero di laureati e tassi di dispersione e abbandono scolastico.
Inoltre, alla formazione iniziale, disciplinata solo nel 2010, non fa purtroppo seguito nel nostro Paese una politica di formazione e aggiornamento in servizio. “Sono gli stessi insegnanti – continua Anna Rita De Bellis – ad individuare nella formazione iniziale e nella formazione continua una chiave di svolta fondamentale per migliorare il proprio profilo professionale e di conseguenza incidere positivamente sulla qualità dell’insegnamento”.

La Giornata Mondiale degli Insegnanti è l’occasione anche per sollecitare i Governi che nel 2000 hanno sottoscritto gli Obiettivi dell’Education for All (EFA) ad attivarsi per il loro perseguimento. La Coalizione Italiana chiede perciò al Governo italiano che investa risorse adeguate per contribuire a raggiungere il secondo Obiettivo di Sviluppo del Millennio entro il 2015 per garantire un’educazione di qualità per tutti i bambini e le bambine del mondo e valuti le misure opportune per sostenere la Global Partnership for Education (GPE), in riferimento agli obiettivi strategici definiti per il triennio, tra cui vi è la formazione degli insegnanti dappertutto nel mondo.

Intanto, in casa CGE-IT, si scaldano già i motori per la Settimana di Azione Globale 2014 durante la quale l’attenzione sarà posta in particolare sul tema dell’educazione inclusiva e della disabilità.

Per maggior informazioni: http://www.cge-italia.org/everychildneedsateacher/
info@cge-italia.org