Sono le parole di Ellen Johnson Sirleaf, ecomista e la prima donna presidente di una nazione africana, ad aprire la ricerca realizzata congiuntamente da Oxfam, Saferworld e International Action Network on Small Arms.
Nell'introduzione dichiara: "Sono da sempre preoccupata per la devastazione dell'economia africana prodotta dalle guerre. Con la mostruosa cifra persa nei conflitti, in questi anni avremmo potuto debellare l'Aids e sarebbero avanzati fondi sufficienti per construire scuole e ospedali e portare così la media del continente a un livello di istruzione e sanità accettabili."
Per concludere, Ellen Johnson Sirleaf, aggiunge: "Siccome praticamente tutte le armi impiegate nelle guerre dell'Africa arrivano da fuori io rivolgo un nuovo appello ai governi del Mondo affinché lavorino al Trattato sul controllo del commercio delle armi, trovino finalmente un accordo e lo applichino. E' un primo indispensabile passo per ridurre la violenza in Africa e nel resto del Mondo. I danni che le guerre causano devono essere chiari a tutti".
La ricerca, intitolata Africa's missing billions, parla chiaro. I conflitti che hanno coinvolto 23 paesi africani sono costati, nel periodo che va dal 1990 al 2005, 284 miliardi di dollari. La stessa quantità di denaro ricevuto dal Continente africano per aiuti umanitari.
Ancora, nel rapporto, si evidenzia un confronto all'interno del Continente africano, tra la situazione dei paesi coinvolti nei conflitti e il resto. La mortalità media infantile registrata nei primi è del 50% più elevata, così come i casi di denutrizione sono più numerosi del 15%. Secondo i dati di una ricerca del 2007 firmata dalla Banca Mondiale, citata nel rapporto Africa's missing billions, l'aspettativa di vita media nei paesi africani in guerra è di 48 anni mentre negli altri è di 53.
Riprendendo le parole di Ellen Johnson Sirleaf, possiamo dire che i danni che le guerre causano ora, come mai prima, sono chiari a tutti. Non abbiamo più scuse.
Virginia Laura Labal