Una volta gli unici soldi che potevano maneggiare i bambini erano quelli del Monopoli ma oggi….
Nel 2001 nasce, in India, la Bal Vikas Bank, definita come la banca dei bambini lavoratori e di strada.
L’idea si sviluppa sulle orme di una precedente esperienza (Butterflies initiatives-a Saving Scheme and a Credit Union) con l’obiettivo di assicurare un futuro migliore a tutti bambini che non possedendo una fissa dimora sono costretti, per sopravvivere, a lavori precari e improvvisati inappropriati alla loro età.
Accade spesso, soprattutto in tema di diritti umani e di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di usare impropriamente termini o espressioni, attribuendogli significati che non gli sono propri.
Questo accade tutte le volte in cui non si ha ben chiaro di cosa si sta parlando.
Molto spesso ci si anima tanto sfilando in accese manifestazioni pubbliche lungo le strade delle nostre città senza avere ben chiaro in testa chi sia il nemico da colpire. Probabilmente ci si dimentica con facilità che i contesti socio-economici nel mondo sono assai vari ed eterogenei così come le tradizioni culturali.
In paesi con una soglia di povertà assai elevata è consuetudine per bambini, anche molto piccoli, contribuire al mantenimento della famiglia o che la famiglia, assai povera, lasci i propri figli allontanarsi da casa non avendo le possibilità per mantenerli.
In questi contesti il lavoro minorile, oltre ad essere una realtà condivisa ed accettata dalla comunità, è anche l’unica possibilità di sopravvivenza laddove non vengano offerte alternative migliori.
Ed è così che il microcredito raggiunge anche i più piccoli con lo scopo di:
- permettere ai bambini di depositare in banca i loro risparmi evitando che in strada qualcuno li derubi;
- spingerli a non spendere in frivolezze danaro che potrebbe produrre frutti;
- favorire e sostenere le attività commerciali locali;
- permettere a tutti i minori, “abitanti della strada”, di costruirsi un futuro migliore e prospettive di vita più adeguate ai loro bisogni.
Questa iniziativa sta riscuotendo grande successo: anche in Bangladesh, Nepal, Pakistan, Afghanistan e Sri Lanka sono partiti i primi progetti di microcredito.
Ogni cliente della Bal Vikas Bank possiede un proprio libretto e può depositare i suoi risparmi, evitando così i rischi della strada e i furti. Dall'età di 15 anni in poi i clienti possono chiedere un prestito per l'apertura di piccole attività imprenditoriali, a condizione di avere sul proprio conto bancario il 20% di quanto richiesto e due garanti (si veda il sito http://www.butterfliesindia.org).
Attualmente le strutture attive in India sono circa 20 tra Delhi, Chennai, Muzzafarpur, Srinagar, Calcutta e Leh, e 60 gli sportelli di raccolta presso dormitori e mense, che funzionano come strutture di appoggio.
A tutti coloro che fanno difficoltà nel credere che un altro mondo è possibile questa potrebbe essere una buona occasione per iniziare a ricredersi.
Debora Sanguinato