Inclusione sociale dei giovani a rischio: il progetto “L’altra città”

27 luglio 2010 - Palermo, Cuneo e L'Aquila sono le tre città in cui verrà realizzato il progetto L'altra città. Promosso dalla Federazione SCS, si propone di creare interventi di inclusione sociale dei giovani a rischio utilizzando pratiche di sviluppo di comunità.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che le città siano oggi attraversate da fattori e dinamiche che influiscono in modo forte sulle giovani generazioni. Le politiche pubbliche che si pongono l'obiettivo di agire sulla coesione sociale delle comunità locali per intervenire anche sui giovani non sono sufficienti né efficaci se si presentano sottoforma di mera erogazione di prestazioni. C'è bisogno di conoscere e potenziare le realtà intermedie presenti nelle comunità locali, quindi le associazioni, i gruppi di volontariato, i comitati, che si occupano di interventi verso i minori, coinvolgendo attivamente però in questa azione di conoscenza, promozione e sviluppo, anche i cittadini.

L'intervento, avviato proprio nel mese di luglio, ha una durata di un anno, ed è a carattere nazionale perché sono state scelte tre città: una del Nord, una del Centro, una del Sud, molto diverse tra loro ma con problematiche di disagio giovanile trasversali.

Per dar vita alla tanto auspicata "altra città" verranno realizzati laboratori per adulti e per ragazzi. Per i giovani in particolare sono previste attività di animazione attraverso l'arte, il teatro, la musica e gli audiovisivi. Verranno inoltre mappate le risorse e le opportunità di aggregazione, educazione e cultura rivolte ai giovani, già presenti, attivabili o migliorabili, e si cercherà di favorire il consolidamento di forme di associazionismo giovanile.

A testimonianza dell'importanza del lavoro di rete e di interventi congiunti tra le associazioni, sul territorio dell'Aquila, verranno realizzati incontri di discussione e dibattito sui risultati ottenuti anche in collaborazione con il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza).

(fonte: Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il Sociale)