È stata soprattutto un'occasione unica per uno stretto scambio di informazioni oltre che di condivisione di esperienze l'incontro che si è tenuto lo scorso 23 settembre nella sede romana del Comitato nazionale italiano permanente per il Microcredito, a cui ha partecipato una delegazione della European Microfinance Platform" importante organizzazione che riunisce istituzioni europee impegnate nello sviluppo di iniziative di microfinanza nel sud del mondo.
Prosegue quindi lo sforzo iniziato nel 2005 - anno internazionale del microcredito sancito dalle Nazioni Unite - del Comitato guidato dall'ex Vicepresidente del Senato Mario Baccini per promuovere in ambito nazionale e internazionale la cultura della microfinanza. L'istituzione italiana, che ha preso impulso dal Comitato Nazionale Italiano, è uno dei pochi casi di continuità di un'iniziativa nazionale creata nell'ambito dell'Anno internazionale del microcredito e ha come principale mission la creazione di una via italiana al microcredito. "Il microcredito e la microfinanza sono ormai realtà che vivono, si espandono e operano fattivamente anche in Italia - afferma Baccini -. Sull'esempio del modello Banca Grameen, sulle linee guida dei piani di lavoro già sperimentati dal premio Nobel Muhammad Yunus, abbiamo deciso di dar vita a delle iniziative sperimentali anche sul territorio italiano".
Baccini sta tenendo numerosi incontri con sindaci e rettori delle città italiane. Ultimo in ordine di tempo è stato quello con il rettore dell'Università felsinea e con il sindaco di Bologna Sergio Cofferati che ha aperto la strada per la firma di un protocollo d'intesa. Con il sindaco Cofferati il presidente Baccini ha studiato l'ipotesi di attuare progetti di microcredito e micro finanza per gli immigrati e gli ex detenuti nel capoluogo emiliano.
Ma anche sul fronte internazionale il comitato italiano per il microcredito sta portando avanti una serie di interessanti iniziative: quella del 23 è servita per fare uno screaning delle attività dell'European Microfinance Platform confrontate con quelle avviate dal comitato italiano. Tra gli altri, folta anche la partecipazione di Paesi del Sud del mondo: erano presenti gli ambasciatori di Giordania, Uruguay, Honduras e inviati delle rappresentanze di Egitto e Colombia.