Quasi un milione di etiopi ha perso la vista e altri 4 milioni sono ipovedenti a causa di malattie che avrebbero potuto o potrebbero essere curate facilmente, su una popolazione di circa 75 milioni di abitanti. Questi dati, diffusi da ‘Orbis International’, un centro oftalmologico con base a New York, fanno dell’Etiopia uno dei paesi al mondo con la più alta incidenza di malattie dell’apparato visivo.
L’impossibilità di curare infezioni, la carenza di vitamina A e le cattive condizioni igienico-sanitarie sono le principali responsabili delle centinaia di migliaia di persone che ogni anno si ammalano di malattie oftalmologiche; spesso i nuovi malati vivono nelle zone rurali e più periferiche del paese e, oltre a non avere facilmente a disposizione un medico, sono anche privi della necessaria educazione sanitaria di base. Le principali malattie di cui soffrono gli etiopi, che poi degenerano in cecità, secondo ‘Orbis’ sono la cataratta, il glaucoma e il tracoma, oltre a una serie di altre patologie legate alla cornea.
Tra le malattie che colpiscono gli occhi, il tracoma una di quelle particolarmente indotte dalla mancanza d’igiene, secondo gli esperti di ‘Orbis’, che hanno deciso di trasferire la loro esperienza di 25 anni di attività in più di 70 paesi per cercare di aiutare la popolazione a superare questa fase di grave sofferenza oculare e visiva, ormai diventata una vera emergenza sociale.
LL da Misna