Si aggrava la situazione nella Repubblica Democratica del Congo. Alle 14 il MONUC, la missione ONU in Congo, ha dato l'ordine di evacuare tutti i volontari espatriati presenti nel Nord Kivu. Già ieri il VIS aveva deciso di far evacuare 5 volontari da Goma Ngangi a Giseni, cittadina rwandese al confine. L'esercito dei ribelli capeggiato da Nkunda, sta infatti marciando su Goma compiendo violenze e soprusi. Restano nel Centro Don Bosco 2 salesiani e 4 volontari VIS.
Nonostante la forza Onu di interposizione (MONUC) si sia finalmente schierata a 10 km dalla città di Goma per bloccare l'avanzata di Nkunda, i ribelli avanzano senza timore verso la presa della città, violentando le donne, rapinando i villaggi, seminando morte e terrore: ieri mattina, a pochi chilometri da Goma, hanno gambizzato senza alcun motivo una suora infermiera, spagnola.
Nella città si sono riversati decine di migliaia di profughi in fuga. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU si riunirà questa sera per valutare il da farsi davanti all'emergenza (annunciata invano) e all'escalation delle violenze.
Padre Mario Perez, Direttore del Centro Don Bosco, ha cercato di mandare a casa tutti quelli che hanno un posto dove potersi rifugiare, una famiglia a cui poter fare riferimento, ma restano ancora circa 500 interni di cui 300 bambini, che non hanno nessuno al mondo.
È per loro che Padre Perez e i nostri 4 volontari hanno deciso di rimanere lì, nonostante l'ordine di evacuazione.
Potete ascoltare la telefonata di questa mattina tra Don Ferdinando Colombo, Vice Presidente VIS, e Padre Mario Perez in cui il Direttore del Centro Don Bosco Ngangi di Goma racconta gli ultimi avvenimenti.