Le elezioni parlamentari che si stanno svolgendo in Angola per la prima volta in tempo di pace dopo trent'anni di guerra civile procedono secondo Luisa Morgantini - Europarlamentare e Responsabile della missione degli osservatori inviati dall'Unione Europea - in modo assolutamente disorganizzato e caotico. "Quello che abbiamo constatato nei tre seggi che abbiamo visitato a Luanda è un disastro", ha dichiarato la Morgantini, "Ieri non avevano preparato tutte le attrezzature, hanno cominciato a farlo soltanto questa mattina, alle 6, ossia un'ora prima dell'apertura delle operazioni di voto".
"È un caos totale, molti seggi non dispongono nemmeno di elenchi con i nominativi degli elettori regolarmente iscritti: in qualche caso, come nel quartiere residenziale di Maianga, gli scrutatori hanno comunque permesso alla gente in attesa di votare, limitandosi a ritirare loro i talloncini con il numero di registrazione, così da poterli depennare in seguito. Altrove, un'ora e mezzo dopo l'inizio ufficiale della consultazione, gli ingressi erano ancora sprangati. Dell'efficienza che si era vista durante la campagna elettorale adesso non c'e' traccia".
Sembra comunque che il problema principale sia Luanda. Nella capitale si concentrano poco più del 20 per cento degli aventi diritto, che in totale ammontano a oltre otto milioni e trecentomila persone.