In Europa già numerosi paesi lo hanno adottato ma in Italia è una realtà solo dal primo luglio 2007. L’Avvocato del minore, figura prevista dalla legge 149 del 2001, da oggi accompagnerà e tutelerà i diritti del minore in ogni aula di Tribunale.
Avrà quindi diritto a un avvocato difensore ogni bambino su cui dovrà essere deciso lo status di abbandono e dunque di adottabilità o nei procedimenti de protestate, ovvero nei casi in cui debba essere stabilita la tutela sul minore in difficoltà familiare.
Molto spesso i diritti dei bambini (per “amore” dei quali si è soliti giustificare una serie interminabili di azioni prive di senso) vengono violati dagli stessi genitori troppo frequentemente presi dalle loro guerre personali e poco attenti ai danni prodotti dai loro “adulti egoismi”.
«I padri e le madri di oggi sono senza responsabilità genitoriale soprattutto in funzione dei diritti dei bambini. Manca l’informazione: i figli vengono considerati esclusivamente come soggetto d’amore, nella migliore delle ipotesi, e non come oggetto di diritti. Questo è drammaticamente evidente nei casi di separazione e divorzio dove i bambini sono strumentalizzati da genitori e avvocati, considerati quasi alla stregua di un mobile da dividersi o un gioiello da rubare».
L’avvocato del minore garantirà ai bambini il diritto di essere ascoltati, dai genitori in primis, così come stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’1989.
Forse una soluzione potrebbe essere introdurre pene pecuniarie per tutti quei genitori che infrangono i diritti dei propri figli in quanto bambini o forse servirebbe semplicemente una campagna di informazione/sensibilizzazione per far conoscere i diritti dei bambini, diffondere e radicare la cultura di questi diritti, per sensibilizzare gli adulti e far assumere la consapevolezza del ruolo di genitore.
Debora Sanguinato