01 agosto 2011 - La situazione in Kosovo ritorna incandescente, dopo che la sera del 25 luglio il governo di Hashim Thaci ha ordinato alle forze speciali di polizia kosovare di prendere il controllo di due punti di frontiera con la Serbia.
Decisione che fa seguito all’introduzione dell’embargo contro la Serbia deciso il 20 luglio scorso da Pristina, in risposta al rifiuto della Serbia di accettare i bolli doganali col marchio della Repubblica del Kosovo.
Ancora una volta il Nord del Kosovo è stato teatro di gravi incidenti, in cui ha perso la vita un poliziotto kosovaro. Preoccupata la comunità internazionale e soprattutto l’UE che condanna l’azione unilaterale del governo di Pristina. Monito anche alla Serbia per riprendere la via del dialogo, condizione necessaria per poter ottenere lo status di Paese candidato all’UE entro la fine dell’anno.
La calma sembra essere tornata ma la strada del dialogo tra Belgrado e Pristina è ancora tutta da trovare.
(Fonte: Osservatorio Balcani e Caucaso)