Birmania: la giunta militare deve decidere se confermare gli arresti domiciliari ad Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace
Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace e agli arresti domiciliari da 10 anni, potrebbe tornare libera, ma il condizionale è d'obbligo. La giunta militare birmana, una delle più repressive al mondo, dovrà decidere se confermare gli arresti domiciliari oppure no.
Una decisione importante che cade nel 16 anniversario della vittoria del movimento democratico presieduto dalla donna, vittoria che fu ignorata dai militari.
Dal 1962 il Paese è sottoposto a una feroce dittatura militare e l'attuale giunta, al potere dal 1988, tiene in prigione da anni circa 1.100 persone per reati di opinione.
A livello internazionale si auspica la liberazione di una donna che si è battuta e continua a battersi per la libertà e il rispetto dei diritti umani nel proprio Paese.