31 dicembre 2010 - "In America Latina stiamo reinventando la democrazia. Attraversiamo una tappa che non ha precedenti, che recupera e attualizza le migliori tradizioni di emancipazione e resistenza popolare". Con queste parole si apre l'Alleanza dei media per la Democratizzazione della Comunicazione, un documento siglato lo scorso 15 dicembre a Quito, Ecuador. L'occasione è stata l'incontro "Costruire un'agenda per la democratizzazione della comunicazione", organizzato dall'Agenzia ALAI (America Latina en Movimiento) con il supporto dell'Unesco, al quale hanno partecipato i rappresentanti di 24 media provenienti da 14 paesi del Sud America e Caraibi.
In America Latina il vento di cambiamento politico e sociale attraversa anche il campo della comunicazione, e a Quito si è fatto il punto della situazione e discusso su come migliorare la rete e mettere insieme le sinergie positive capaci di accompagnare, ma anche stimolare, queste nuove dinamiche. "L'approfondimento di questo processo richiede spazi di partecipazione collettiva per garantire e rafforzare le politiche pubbliche di integrazione regionale e il riconoscimento dei diritti e della giustizia economica, sociale e culturale" si legge nel documento.
Le nuove tecnologie hanno ampliato le possibilità di comunicazione di gruppi e organizzazioni sociali, ma anche le capacità di usare mezzi alternativi. Si è sottolineata l'importanza di collaborare nella creazione di nuovi contenuti, di condividere le esperienze di ognuno e stabilire una rete per la copertura di tematiche e eventi di interesse comune. L'integrazione dei popoli, la solidarietà internazionale - specialmente con Haiti e Honduras - i diritti della Madre Terra, la lotta per la smilitarizzazione e la sovranità regionale sono solo alcuni dei temi prioritari, riservando una particolare attenzione verso i movimenti sociali e le organizzazioni della società civile del continente.
A questo proposito, si è valutata la necessità di rafforzare i mezzi di comunicazione popolare e i mezzi di comunicazione pubblici per costruire un programma comune e consolidare una comunicazione più democratica, sempre più minacciata dalle grandi corporation dell'informazione. Per questo, secondo i partecipanti i governi progressisti e i movimenti sociali dovrebbero lavorare insieme verso questo obiettivo. Infine, si è sottolineata la necessità di porre le questioni legate all'asse comunicazione -democrazia all'ordine del giorno nelle riunioni delle diverse strutture sovranazionali come le Mercato comune del Sud (Mercosur), l'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) e l'Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA).
(Fonte: Unimondo)