15 dicembre 2010 - La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite si è conclusa sabato con l'adozione di un pacchetto equilibrato di decisioni, soprannominato gli "Accordi di Cancun", che fornisce le basi per affrontare i cambiamenti climatici dopo la scadenza del Protocollo di Kyoto ed esprime con maggior fermezza l'impegno dei governi verso un futuro a basse emissioni.
Il risultato raggiunto a Cancun rappresenta un importante passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici. Come ha dichiarato il Segretario Esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici Christiana Figueres, "Cancun ha fatto il suo dovere. É stato riacceso il faro della speranza ed è stata ristabilita la fiducia nel processo multilaterale sui cambiamenti climatici. Le Nazioni hanno mostrato di saper lavorare insieme sotto uno stesso tetto per costruire il consenso intorno ad una causa comune e hanno dato prova che un consenso raggiunto attraverso un processo trasparente ed inclusivo può creare opportunità per tutti".
I governi hanno riconosciuto la necessità di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi centigradi e hanno definito un chiaro calendario di revisione per garantire che l'azione globale sia appropriata nel tempo. Inoltre, sono stati ufficialmente riconosciuti all'interno del processo multilaterale gli impegni in termini di riduzione delle emissioni perseguiti sia dai paesi industrializzati che dai paesi in via di sviluppo, ed è stato concordato un rafforzamento della trasparenza delle performance per garantire una più efficace tracciabilità dei risultati.
Fra i vari elementi introdotti dagli Accordi di Cancun vi sono anche una serie di iniziative ed istituzioni volte a proteggere i poveri e i vulnerabili dai cambiamenti climatici e a dispiegare le risorse e le tecnologie necessarie affinché i paesi in via di sviluppo possano pianificare e costruire un proprio futuro sostenibile. In particolare, è stato previsto lo stanziamento di 30 miliardi di dollari entro il 2012 per interventi immediati contro il riscaldamento globale, come anche il finanziamento di progetti di lungo periodo attraverso un Fondo Verde per il Clima, che fornirà 100 milioni di dollari all'anno per la realizzazione di misure di adattamento e mitigazione. Inoltre, sempre a favore dei paesi in via di sviluppo, i governi hanno adottato un nuovo "Quadro per l'adattamento" e un accordo (REDD+) per rafforzare l'azione contro le emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado delle foreste.
(Fonte ILO)