Il leader dei ribelli tutsi congolesi, Laurent Nkunda, è stato arrestato il 22 gennaio in Ruanda, alle ore 22.30, grazie a un'operazione militare congiunta delle forze congolesi e ruandesi.
Contro Nkunda era stato emesso un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità nel settembre 2005, a seguito delle azioni nel conflitto nel Kivu.
Nkunda ha guidato la ribellione tutsi nella parte orientale del Congo dal 2004.
Lo scorso agosto 2008, rompendo l'accordo di pace stipulato a gennaio con il governo congolese, il capo ribelle ha ripreso l'offensiva contro il governo centrale, scatenando combattimenti che hanno messo in fuga più di 300.000 congolesi.
Il governo di Kinshasa ha accusato spesso il Ruanda di difendere e appoggiare Nkunda, che durante il genocidio del 1994 aveva combattuto a fianco del Fronte di Liberazione Ruandese. Ma negli ultimi giorni circa 4.000 militari ruandesi hanno attraversato la frontiera per cercare di disarmare le milizie tutsi delle Forze democratiche per la Liberazione del Ruanda e stanno combattendo insieme all'esercito congolese.
Il generale dell'esercito congolese, John Numbi, ha invitato gli uomini delle fila di Nkunda a ricongiungersi con le truppe dell'esercito, mentre continua il dispiegamento delle truppe regolari su tutto il Nord Kivu. Intanto l'emittente congolese, radio Okapi, patrocinata dall'Onu, segue il dispiegamento delle truppe governative, ed ha assicurato che la situazione a Rutshuru e Kiwanja, a circa 80 chilometri da Goma, è stabile.