9 luglio 2010 - Che c'entra l'ambiente, e in particolare la biodiversità, con la cooperazione allo sviluppo? Anzi, può la biodiversità essere strumento di sviluppo?
Nell'anno internazionale della biodiversità, proclamato dalle Nazioni Unite, è proprio quello che si affronterà nel corso - alla sua prima edizione - "AMBIENTE, BIODIVERSITÀ E SVILUPPO. Creare sviluppo, impresa, occupazione valorizzando la biodiversità", che ha realizzato Laura Scalvenzi, che ha lavorato molti anni in Ecuador per il VIS in un progetto di formazione sulla biodiversità, sulla salvaguardia della foresta amazzonica, e sulla commercializzazione dei suoi prodotti, e che continua la proficua collaborazione con il VIS e che ha fondato in Italia la Cooperativa Prometeo Bio.
L'attività del VIS in Ecuador inizia nel 2000 e da allora diversi progetti ed esperti si sono succeduti sul terreno per lavorare attorno al tema della valorizzazione e protezione della biodiversità come volano per un'alternativa produttiva sostenibile per le comunità indigene e motore di sviluppo umano.
Laura, dopo un'esperienza di lavoro e di studio quinquennale in Ecuador, ci presenta questo corso, un giusto equilibrio tra pratica e teoria, che riconferma come al centro degli interessi del pianeta sia l'ambiente e soprattutto quanto si possa concretamente fare perché diventi valore e risorsa.
Un percorso interessante sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista della difficoltà di entrare in sinergia con culture altre, che vivono in ambienti altri, ma tutti su uno stesso pianeta, con le stesse identiche esigenze.
Importante anche l'aspetto più concreto, legato a questi citati, della valorizzazione in termini di impresa e occupazione della biodiversità, lo studio applicato per fini di sviluppo umano, che rende i temi trattati oggetto di confronto attivo e non solo di dibattito dialettico e culturale.
Le iscrizioni sono aperte e il corso comincia a ottobre prossimo.