Presentiamo il corso in "Comunicazione e Sviluppo " attivato presso il nostro Centro di Formazione allo Sviluppo Umano, attraverso un'intervista al responsabile del tutoring del corso (composto da esperti diversi per competenze) nonché del VISonline, GianMarco Schiesaro. GianMarco, ingegnere informatico con vocazione umanistica prestato alla cooperazione allo sviluppo, si occupa da anni di digital divide e comunicazione.
Perché è così importante studiare ed essere capaci di interpretare i processi comunicativi nel nostro mondo globalizzato?
Lavorando nel mondo della comunicazione, a contatto con culture diverse, è impossibile non accorgersi di quanti modi esistano per comunicare immagini, parole e situazioni, secondo prospettive diverse e assolutamente impreviste. Gli stereotipi? Fanno così profondamente parte della nostra vita mediatica che non riusciamo più ad identificarli, ad avere un buon senso critico; ragioniamo con le nostre categorie mentali e, anche se in teoria sappiamo bene che esistono modalità culturali diverse, non riusciamo a districarci dalle idee preconcette. E' quindi importante dotarsi di una capacità critica.
Quali sono le difficoltà della comunicazione?
Questo corso dà la possibilità di toccare con mano le difficoltà connesse al mondo dell'informazione e, in senso più ampio, della comunicazione. Si scoprirà così che le difficoltà sono non soltanto di ordine pratico e tecnologico ma, inevitabilmente, anche di ordine culturale.
I mass media, i grandi imputati di questo ipotetico processo all'informazione proveniente dal Sud o che si dirige al Sud, svolgono comunque un ruolo di primissimo piano nel nostro pianeta, rilanciandoci una domanda fondamentale: la società dell'informazione è un'opportunità per i paesi del Sud? O finisce in realtà per costituire un ulteriore danno, oltre a quelli che, purtroppo, già conosciamo? In particolare questi temi sono affrontati in una sezione che ho curato personalmente.
Quanto è richiesta oggi una buona preparazione su queste tematiche dagli uffici stampa delle ONG - ove esistano, dalle istituzioni e dagli enti che si occupano di media, dalle agenzie formative?
Credo che, per chi lavora in questi campi, la formazione su questi temi debba far parte delle conoscenze di base. E non solo per chi desidera lavorare in ambito chiamiamolo così giornalistico/comunicativo.
Qual è ad esempio il rapporto tra i media e l'intercultura? E ancora, l'informazione / comunicazione e la cooperazione internazionale, in che modo possono interagire proficuamente favorendosi a vicenda? Tutti argomenti trattati dal corso in maniera approfondita che quindi consentono di avere una visione d'insieme.
Il corso fornisce strumenti per la decodifica dei conflitti dialettici o reali che spesso ci troviamo ad attraversare.
A quale tipo di professionalità si rivolge il corso?
Coloro che operano nel settore dei media e del giornalismo sono ovviamente degli interlocutori privilegiati; ma il corso si rivolge anche a formatori, educatori formali ed informali, in pratica a tutti coloro che si impegnano quotidianamente a dare il giusto peso alle notizie da cui siamo letteralmente sommersi.
Lo consiglieresti?
Senza dubbio. Il corso è affascinante e per certi versi inedito; il percorso si snoda attraverso una serie di argomenti dibattuti, sui quali sarà interessante ed attualissimo il confronto.