Entra in vigore, in questi giorni, in Colombia, la Legge sull’infanzia e l’adolescenza, che punisce severamente chiunque si macchi di reati di pedofilia.
Il provvedimento nasce dal lavoro di una Commissione, composta da rappresentanti dell’Onu e di Ong nazionali e internazionali.
In Colombia la situazione dei minori è davvero tragica: 14 milioni di bambini e bambine sotto i 18 anni sono vittime di delitti sessuali, 11 mila di maltrattamenti familiari; 2,7 milioni sono i bambini-lavoratori, 2,5 milioni vivono sotto la soglia di povertà. É per questo che lo Stato, sotto le pressioni delle associazioni e degli enti non governativi, si è attivato per restituire ai minori i diritti che per anni gli sono stati negati.
Grazie a questa legge verrà anche abolito il principio di favorabilidad - beneficio - nei reati commessi contro i minori, in base al quale un imputato accusato di un crimine che prevede una pena inferiore a 4 anni non può essere trattenuto in custodia cautelare.
Il Provvedimento sull’infanzia e l’adolescenza si inserisce nel cammino a sostegno dei diritti umani dei bambini iniziato in Colombia con l’istituzione di un “Codice di condotta contro lo sfruttamento sessuale minorile” siglato dalle istituzioni locali, grazie all’impegno di un network di entità fra cui il Comitato italiano per lo sviluppo dei popoli (Cisp).
Il documento elenca comportamenti e precauzioni da prendere per contrastare il turismo sessuale.