4 marzo 2014 - Il Commissario Generale dell’UNRWA, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (UNRWA) dei profughi palestinesi nel vicino oriente, Filippo Grandi, è entrato nel campo profughi palestinese di Yarmuk, a sud di Damasco, in Siria, durante le distribuzioni umanitarie finalmente riprese durante la mattinata del 24 febbraio. Grandi si è dichiarato scioccato dalle condizioni dei rifugiati palestinesi con i quali ha parlato e dai danni enormi alle abitazioni e agli edifici.
“Quello che ho visto oggi mi ha fortemente scosso. I rifugiati palestinesi con i quali ho parlato erano traumatizzati da quello che stanno passando, molti avevano evidente bisogno immediato di supporto, particolarmente di cibo e trattamenti medici. Quello che ho visto e sentito oggi dimostra la tempestività della risoluzione 2139 del Consiglio delle Nazioni Unite sull’Accesso Umanitario e la necessaria implementazione della risoluzione da parte di tutte le istanze coinvolte.”
Il campo di Yarmouk è sotto assedio dal luglio 2013 e le conseguenze sono evidenti: deprivazioni acute e diffuse, tra cui livelli altissimi di malnutrizione, e il rischio costante per la popolazione civile di morte e traumi a causa del conflitto armato.
UNRWA accoglie come un incoraggiamento il supporto delle autorità siriane alla ripresa delle distribuzioni. Durante i tre giorni della sua visita in Siria, il Commissario Generale ha ricevuto assicurazioni dalle autorità che l’accesso sarà non solo mantenuto ma anche espanso, e che il processo porterà al ritorno in condizioni di sicurezza dei palestinesi rifugiati alle loro case.
“Speriamo che gli sviluppi positivi della situazione a Yarmouk siano di incoraggiamento al dialogo pacifico tra tutte le parti in modo che ci possa essere accesso umanitario per tutti i civili che in Siria hanno sofferto abbastanza”, ha affermato ancora Grandi.
fonte: UNRWA.org
Informazioni di contesto:
A seguito degli scontri nella parte nord di Yarmouk nella notte tra il 7 e l’8 febbraio, le distribuzioni di cibo e medicinali dell’UNRWA erano state sospese. Fino ad ora, UNRWA ha distribuito 7.000 razioni alimentari, 10.000 vaccini antipolio e altri supplementi medici ai civili rimasti nel campo, anche a seguito dell’accesso parziale garantito nelle giornate del 18 e 20 febbraio.