È durato solo dieci settimane il sogno di Benazir Bhutto, rientrata in patria il 18 ottobre scorso dopo un esilio volontario durato otto anni. Giovedì 27 dicembre 2007, Benazir Bhutto, la prima donna leader di un Paese Islamico è stata uccisa in un attentato. Benazir Bhutto ha ricoperto per due volte la carica di primo ministro del Pakistan: dal 1988 al 1990 e dal 1993 al 1996. Era tornata in patria con l'obbiettivo di diventare di nuovo primo ministro e cercare di riportare il paese ad una dimensione di pace. Sostenuta fortemente dalla forza politica più grande del Pakistan, il Partito Popolare del Pakistan, Benazir Bhutto si era candidata apertamente per l'incarico di primo ministro.
L'omicidio, rivendicato formalmente da Al-Qaeda' e condannato da tutto il mondo, ha provocato incidenti in tutto il paese. Alle forze di sicurezza della provincia meridionale pakistana del Sindh è stato impartito l'ordine di sparare ad altezza d'uomo contro i manifestanti che si abbandonino ad atti di violenza. Lo ha confermato anche il ministro provinciale del'Interno, Akhtar Zaman, ammettendo di aver aperto il fuoco contro dimostranti.
Oggi venerdi 28 dicembre 2007 si sono svolti i funerali di Benazir Bhutto a Garhi Khuda Baksh, la città dove l'ex primo ministro pachistano era nata e dove è stata sepolta nella tomba di famiglia. Secondo quanto ha dichiarato oggi il primo ministro pachistano pro tempore, Mohammadmian Soomro, le elezioni dell'8 gennaio in Pakistan sono comunque confermate.