10 marzo 2015 - L’Arabia Saudita è diventata dal 2014 il primo importatore di armi al mondo: lo riferisce un rapporto sul traffico mondiale di armi del gruppo di esperti Ihs Janes, con sede a Londra. Lo scorso anno il governo di Riad ha speso 6 miliardi e mezzo di dollari per l’acquisto di armi, più del doppio rispetto al 2013, mentre l’India ne ha spesi 5,8. L’improvviso aumento è da addebitare alle crescenti tensioni in Medio Oriente e si inserisce in un contesto di crescita generalizzata della corsa agli armamenti.
Nel 2014 – secondo lo studio, che prende in analisi 65 paesi – le importazioni di armi nel mondo sono aumentate del 52%, per un importo totale di 9,8 miliardi di dollari.
Da soli, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi hanno importato armi per 8,6 miliardi dollari. Più del totale degli equipaggiamenti militari importati da tutta l’Europa Occidentale.
In cima alla classifica dei paesi esportatori figurano gli Stati Uniti che risultano essere i maggiori beneficiari della crescita dei commerci. Lo scorso anno Washington ha esportato armi in Medio Oriente per un valore di 8,4 miliardi di dollari, dai 6 miliardi del 2013.
In seconda posizione, tra i paesi esportatori, troviamo la Russia, che ha guadagnato meno della metà rispetto a Washington (circa 10 miliardi di dollari), sebbene abbia registrato un aumento del 9% rispetto al 2013. La prima potenza dell'Unione Europea in quanto ad esportazioni di armi è la Francia, che occupa anche il terzo posto assoluto con 4.9 miliardi di dollari, piu' del Regno Unito (4.1 miliardi) e della Germania (3.5 miliardi). Ma a fare la sua parte c'e' anche l'Italia, che dal commercio internazionale di armi ha tratto un guadagno di 1.9 miliardi di dollari, superando Israele (1.7 miliardi) e la Cina (1.5 miliardi).
fonte: MISNA.ORG e AGI