Approvato al Senato il DDL istitutivo dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza

23 giugno 2011 - ieri sera al Senato è stato finalmente approvato, in via definitiva, il ddl 2631 istitutivo dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza!
E' una grande notizia, dopo tanti anni di lavoro di advocacy congiunto delle associazioni aderenti al PIDIDA (Coordinamento per i diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza) di cui il VIS fa parte. Ora lavoreremo ancora insieme affinchè la nomina avvenga prima possibile e vigileremo perchè la carica sia ricoperta da personalità di alto profilo e sensibilità.

La  figura di Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ovvero di una Istituzione nazionale indipendente cui affidare la promozione e la tutela dei diritti  dell’infanzia e dell’adolescenza sul territorio, ha come scopo quello di  armonizzare e valorizzare il ruolo degli organi e dei servizi del sistema di protezione dell’infanzia attualmente esistente e di colmare le attuali lacune dello stesso sistema, in particolare in relazione a coordinamento, consulenza e sostegno degli “attori” sulla scena, di educazione di adulti e minori ai diritti dell’infanzia, di formazione periodica degli operatori

“Il voto di oggi – dichiara Vincenzo Spadafora presidente del Comitato Italiano per l'UNICEF -  rappresenta un momento importante per l’infanzia e l’adolescenza in Italia. Come UNICEF Italia, insieme alle altre organizzazioni, abbiamo da sempre sostenuto una posizione bipartisan nel vero senso della parola che tenesse conto in maniera esclusiva del supremo interesse del bambino nell’istituzione di questa figura.
Al di là del problema della copertura economica, fondamentale - lo abbiamo ripetuto spesso - per la capacità reale del Garante di incidere sulle questioni di sua competenza, con l’approvazione di oggi prendiamo atto di una volontà reale di tutelare l’infanzia nel nostro paese, troppo spesso lasciata in disparte e quotidianamente sfregiata da fatti di cronaca che sembrano la spia proprio di politiche e di una cultura dei diritti dei bambini spesso inadeguate.”