Ai sostenitori delle organizzazioni che aderiscono alla Coalizione Italiana contro la Povertà

Cara sostenitrice, caro sostenitore,

si dice che quest'anno sarà un Natale sottotono, un Natale di crisi, per via della crisi finanziaria di cui si sente parlare ormai da diversi mesi, che ci riguarda tutti. Di certo, chi ne pagherà i costi più alti saranno i poveri e gli emarginati del pianeta. Di loro quasi nessuno parla e per loro non sono in programma grandi manovre economiche. Per loro occorre mobilitarsi con un sostegno speciale o almeno non far venire meno l'impegno per ridurre le disuguaglianze.

Invece, il Governo italiano ha scelto di rimangiarsi la parola! La Finanziaria, che proprio in questi giorni sta facendo gli ultimi passi verso la definitiva approvazione in Parlamento, ha stabilito che nel 2009 le risorse per la cooperazione internazionale si riducano di più di 400 milioni di euro. Così facendo, l'Italia si collocherà all'ultimo posto in Europa nella classifica dell'aiuto pubblico che sostiene le attività di sviluppo nei Paesi più poveri e non manterrà gli impegni presi a livello internazionale.

 E' vero, c'è la crisi. Ma paesi come Francia, Spagna e Germania non hanno ridotto le risorse destinate alla solidarietà internazionale. L'Italia sì. E dire che per mantenere gli impegni presi dal nostro Paese verso la comunità internazionale basterebbe meno di mezza tazzina di caffè al giorno per ogni italiano. Un costo minimo rispetto a quanto già stanziato per fermare la crisi.
Ti scriviamo pensando che quanto sta accadendo sia ancora più grave perché - come forse sai - il nostro paese ospiterà il G8 nel prossimo luglio e non ci sembra che queste scelte siano un buon biglietto da visita per sedersi ad un tavolo in cui si discute anche di lotta alla povertà nel mondo. Difficile parlare di sviluppo sostenibile senza stanziare le risorse necessarie per sostenerlo!

Di fronte a queste brutte notizie non siamo rimasti con le mani in mano, anzi: abbiamo scritto diverse lettere di protesta al Ministro Tremonti, abbiamo pubblicato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Berlusconi su un quotidiano nazionale, ci hanno sostenuto colleghi di vari paesi e alcune personalità importanti a livello internazionale impegnate con noi per un mondo più giusto. Anche alcuni parlamentari si sono attivati contro questa manovra. Ma tutto questo non è servito: non abbiamo nemmeno ricevuto una risposta ai nostri appelli, né una spiegazione di queste scelte.

Saremo quindi un po' più delusi questo Natale, ma tutt'altro che rassegnati. Abbiamo davanti a noi almeno sei mesi prima che i capi di stato e di governo del G8 vengano in Italia e vogliamo usare questo periodo di tempo per fare sentire ancora e molto più forte la nostra voce, una voce che chiede più uguaglianza, più diritti, uno sviluppo più equo per quei miliardi di persone che vedono ancora negati i loro diritti all'alimentazione, all'istruzione, alle cure sanitarie.

E' importante sapere che siamo in tanti a pensarla così e che siamo in tantissimi a interessarci a quello che accadrà nei prossimi mesi. Ecco perché sei così prezioso: informa i tuoi amici, fai girare questa lettera e visita il sito www.gcap.it, dove potrai registrarti e ricevere gli aggiornamenti sulle nostre campagne per il G8. La GCAP, come scoprirai, è una piattaforma di centinaia di organizzazioni che nel mondo lottano per sradicare povertà e ingiustizia. Anche noi ne facciamo parte e insieme lavoreremo perché l'Italia non dimentichi gli esclusi, che persone come te invece sostengono con costanza e responsabilità.

Ringraziandoti ancora una volta per il tuo impegno,
ti salutiamo con cordialità.
Buon Natale e a presto...