4 agosto 2014 - Il governo ha approvato una ‘road map’, un nuovo piano, sostenuto dalla Missione di assistenza in Afghanistan delle Nazioni Unite (Unama) e dal Fondo Onu per l’infanzia (Unicef), nel loro ruolo di co-presidenti della commissione sui bambini e i conflitti armati. “Le misure delineate nel nuovo piano serviranno, se pienamente attuate, a garantire le responsabilità”, ha detto Jan Kubis, segretario generale della rappresentanza speciale per l’Afghanistan e capo di Unama.
Kubis ha aggiunto che il reclutamento di bambini tra le forze di sicurezza, in particolare la polizia nazionale afgana (Anp) e la polizia locale afgana (Alp), non sarà più possibile grazie all’introduzione di adeguate procedure di screening e di verifica.
Tra le misure espresse nei 15 articoli, il governo ha accettato di vagliare tutte le unità di Anp e di Alp, al fine di liberare tutte le reclute minorenni e di stabilire un sistema per indagare, perseguire e prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili per il reclutamento di bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni.
Nel gennaio 2011, le Nazioni Unite e il governo afgano hanno firmato un accordo in cui il paese si è impegnato a proteggere i bambini colpiti dai conflitti armati e prevenire il reclutamento di minori nelle forze armate nazionali.
Il nuovo piano d’azione definisce le varie attività che il governo dovrebbe intraprendere per affrontare questioni quali il rafforzamento della registrazione delle nascite e dei meccanismi di verifica dell’età, l’indagine e il perseguimento dei colpevoli di reclutamento minorile e violenza sessuale. Il governo si è inoltre impegnato a sostenere disposizioni specifiche per i bambini in ogni eventuale dialogo di pace e di riconciliazione con i gruppi armati, chiedendo il rilascio immediato dei minorenni presenti nei loro ranghi e la loro reintegrazione.
Questo piano è stato firmato diversi mesi dopo che l’Anp, prima, e l’Alp, dopo, sono state citate, nella relazione del segretario generale per il reclutamento e l’impiego di bambini nei loro ranghi. Nel mese di marzo, l’Unicef ha lanciato una campagna globale, “ figli, non soldati”, per porre fine e prevenire il reclutamento e l’impiego di bambini da parte delle forze di sicurezza governative entro il 2016. L’Afghanistan ha pubblicamente sostenuto e avallato questa campagna.