Le condizioni di vita nelle baraccopoli sono una violazione dei diritti dell'uomo - è proprio questo che ha affermato il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-moon nel suo messaggio al quinto "World Urban Forum" organizzato da UN-Habitat in questi giorni.
Quello che fa riflettere sono le statistiche: il 78% della popolazione urbana dei paesi del Sud del mondo vive oggi nelle baraccopoli. Questo dato evidenzia la necessità impellente e prioritaria da parte dei governi dei singoli paesi di farsi carico di questa realtà ricercando soluzioni adeguate.
Bambini senza accesso all'acqua potabile; donne a rischio di sicurezza; giovani privi della possibilità di ricevere un'educazione adeguata. Abbiamo la responsabilità di fare meglio, di agire.
Occorre lavorare intensamente per affrontare la questione delle baraccopoli, degli ‘slums', delle favelas, delle bidonville, prima che sia troppo tardi e prima che le situazioni difficili di questi aree urbane diventino ingestibili.
Secondo il rapporto "State of the World's Cities 2010/2011", l'Africa Sub-sahariana ospita il maggior numero di persone in baraccopoli, 199,5 milioni; seconda è l'Asia orientale, con 189,6 milioni, seguita da America Latina e Caraibi (110,7 milioni), Asia sud-orientale (88,9 milioni), Asia occidentale (35 milioni), Africa settentrionale (11,8 milioni) e Oceania (sei milioni).