27 gennaio 2011- Memoria atto di coraggio per discernere il presente e progettare il futuro: privilegiando l’aspetto formativo dell’identità del VIS commemoriamo oggi il Giorno della memoria riportando la lettera, scritta per l'inizio anno scolastico, da un preside di liceo sopravvissuto ai lager
Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno
visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere:
camere a gas costruite da ingegneri istruiti,
bambini uccisi con veleno da medici ben formati,
lattanti uccisi da infermiere provette,
donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università.
Diffido - quindi – dell’educazione.
La mia richiesta è aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.
I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli
Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a ren-
dere i nostri figli più umani.
tratto da “Les memoirès de la shoah” di Anniek Cojean
Lettera - riportata da Anniek Cojean sul giornale Le Monde il 29 aprile 1995 - che veniva inviata da un preside americano ai suoi insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico.