200 anni di Don Bosco: il VIS partecipa al Bicentenario. Ci racconta la giornata di Torino Michela Vallarino, vice presidente VIS

30 gennaio 2015 - Le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Don Bosco hanno preso il via sabato 24 gennaio a Torino con la commemorazione civile nazionale che la Congregazione salesiana ha voluto dedicare al suo fondatore. Anche il VIS ha partecipato alla commemorazione nelle persone del presidente Nico Lotta, dei due vicepresidenti Don Guido Errico e Michela Vallarino e del tesoriere Alessandro Brescia.

La mattina di sabato nella Basilica di Maria Ausiliatrice il Rettore Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, ha presieduto la messa alla presenza della Famiglia salesiana. Hanno partecipato anche suor Yvonne Reungoat, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i Consigli provinciali di tutta Italia.

Nel pomeriggio, nel magnifico contesto di un affollatissimo teatro Regio, è andato in scena lo spettacolo-evento “Un amore moderno da 200 anni” alla presenza delle più alte cariche istituzionali, civili e religiose: l'evento si è aperto con la lettura del messaggio di saluto del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, contestualmente ai saluti del Presidente del Piemonte e Presidente della conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, del Sindaco di Torino e Presidente dell’Anci, Piero Fassino, dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, del sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Bobba. Un orologio proiettato alle spalle della autorità ha scandito inesorabile il tempo loro concesso (un minuto a testa) per lasciare spazio ai veri protagonisti, i giovani, che hanno posto al pubblico presente in sala una domanda impegnativa: Dove sono gli adulti per i giovani?

Nel mentre passavano i numeri della disoccupazione giovanile e i dati delle tante dipendenze e degli svariati sfruttamenti di cui sono vittime (in un società pensata per gli adulti); sono andate in scena la forza, la speranza, l'energia, il ritmo, la voglia di futuro dei giovani  (cento quelli che si sono alternati sul palco), scandite dalle dimensioni del carisma di colui che ha creduto in loro, Don Bosco, evocate in maniera molto efficace dagli artisti che si sono esibiti sul palcoscenico, come l'attore  Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, o dai rappresentanti del resto del mondo della cultura, dell'imprenditoria e dell'associazionismo che hanno dialogato nel parterre con Gigi Cotichella,il conduttore e direttore artistico dell'evento. Sul palco anche Rolando Picchioni, Presidente del Salone del Libro.

A conclusione dello spettacolo il Rettor Maggiore, intervistato del Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, ha detto che i giovani hanno ancora bisogno dei Salesiani, eredi di Don Bosco con una grande responsabilità: questo movimento di persone, sempre in cammino dalla periferia di Torino alle periferie esistenziali e geografiche del mondo, dovrà sempre di più impegnarsi nella difesa dei diritti dei minori in tutto il mondo e in tutti i contesti.

Noi del VIS ci siamo sentiti e ci sentiamo parte di questo movimento di persone e siamo pronti a fare oggi più di ieri la nostra parte!

Michela Vallarino

Vice Presidente del VIS