Il 18 dicembre di 150 anni fa nasceva a Valdocco la Congregazione dei Salesiani. Al termine di una domenica intensa, in cui come sempre l'oratorio si era riempito di centinaia di giovani, Don Bosco realizzava il progetto che aveva in mente da tempo: dare un'anima ai suoi oratori - tre allora - attraverso una «Società» stabile di consacrati a Dio. Come il rettor maggiore della Congregazione don Pascual Chàvez Villanueva ricorda nella lettera dedicata all'anniversario (in www.sdb.org), «l'oratorio del poverissimo Don Bosco, cominciato 13 anni prima da una tettoia, aveva dato vita a scuole serali, laboratori, una casa per giovani lavoratori e studenti. In quel 1859 la casa ospitava 184 giovani poverissimi, l'anno seguente ne avrebbe ospitati 355». Era il tempo in cui (e qualche richiamo all'oggi non manca) la zona Nord di Torino si stava riempiendo di catapecchie affollate dagli immigrati più miseri: giovani che abbandonavano le campagne per lavorare nelle fabbriche e nelle fornaci. Ma i ritmi erano duri e non tutti reggevano: quelli che non ce la facevano venivano cacciati e, molto spesso, andavano a ingrossare le fila dei vagabondi che sopravvivevano rubando. Per aiutare quei ragazzi - e milioni di altri «a rischio» nel mondo, nel secolo e mezzo seguente - il futuro Santo quella domenica sera aveva proposto a 17 tra preti e giovani, impegnati con lui da tempo, di far parte della Società di San Francesco di Sales.
L'anniversario viene ricordato domani e sabato presso la casa madre (e nel mondo) con una serie di appuntamenti di grandissima importanza e coinvolgimento per la Famiglia Salesiana, ma anche per tutti coloro che conoscono l'opera di Don Bosco e ne apprezzano il ruolo educativo portato avanti attraverso scuole che formano artigiani, tecnici e classe dirigente, laboratori, oratori, case di accoglienza, editoria, media. E a sottolineare «modernamente» il carattere di protagonisti attivi della società contemporanea, per il 150° i Salesiani contano su sponsor prestigiosi: Alenia Aeronautica, Fiat, Ferrero, Provincia di Torino. Con Fiat i Salesiani hanno da sempre un legame speciale e l'inverno scorso, all'avvio dell'anno del 150°, don Chavez Villanueva ha inaugurato a Torino una delle officine che la casa automobilistica ha attrezzato presso i centri salesiani di formazione professionale.
Dopo la cerimonia di domani alle 16, quando il sindaco Chiamparino conferirà la cittadinanza onoraria al nono successore di Don Bosco, nella basilica di Maria Ausiliatrice, alle 19,30, don Chàvez Villanueva presiederà la concelebrazione solenne con il rinnovo delle promesse (lo stesso rito avverrà in tutto il mondo, coinvolgendo i 16.092 Salesiani). Alle 21,30, poi, nel Grande Teatro Valdocco andrà in scena uno spettacolo a cura degli studenti salesiani di Nave (Brescia). Sabato alle 9, sempre nel Teatro, intervento di don Chàvez rivolto alla Famiglia Salesiana. Alle 11, in Basilica, i Salesiani Cooperatori (laici) rinnoveranno la promessa e saranno ricordati i giubilei. Alle 15,30, all'Auditorium del Lingotto, concerto «Gratias agimus tibi. Don Bosco tra memoria e profezia» in diretta su Telepace, Radio Vaticana e www.missionidonbosco.tv. Domenica alle 8, il rettor maggiore sarà a Caselle dove nella cappella di Sant'Anna 150 anni fa fu ordinato sacerdote il beato don Michele Rua, primo successore di Don Bosco (sempre a Caselle, alle 9, don Chàvez celebrerà la messa a Santa Maria Assunta).
Presente in 130 Paesi - l'ultimo ad averla accolta è il Bangladesh - la Congregazione Salesiana è la seconda nel mondo dopo quella dei Gesuiti ed è formata da 26 «rami», che vanno dai preti ai cooperatori, dalle suore FMA e di altre piccole congregazioni agli ex allievi (nei cinque continenti sono 230 mila) alle associazioni devozionali.
(Fonte: La Stampa online)
Accedendo al link http://www.donboscoland.it/articoli/articolo.php?id=125760 un breve passo del film "San Giovanni Bosco" sulla nascita della congregazione salesiana.