16 febbraio 2010 - Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite: il bilancio dell'Italia

Lo scorso martedì 9 febbraio ha avuto luogo a Ginevra a Palais des Nations, sede del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l'esame dell'Italia nell'ambito dell'Universal Periodic Review (UPR), una nuova procedura di monitoraggio dei diritti umani (peer review) che ha per obiettivo la valutazione periodica (ogni 4 anni) dei progressi compiuti da ciascuno dei 192 Paesi delle Nazioni Unite, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno ratificato i trattati fondamentali in materia di diritti umani.

Per tre ore la delegazione del Governo italiano composta da 25 funzionari di vari Ministeri e guidata dal Viceministro degli Affari Esteri Vincenzo Scotti ha dovuto rispondere a domande, preoccupazioni e raccomandazioni da parte dei paesi membri del Consiglio Diritti Umani e degli altri Paesi membri delle Nazioni Unite.

Ben 64 Paesi hanno chiesto di poter intervenire al dibattimento (interactive dialogue) ma solo 51 hanno potuto effettivamente prendere la parola per ragioni di limiti di tempo. Visto il numero di Paesi sulla list of speakers il Presidente del UPR- Working Group ha deciso di limitare a 2 minuti il tempo a disposizione di ciascuno stato.

Il dibattito è stato basato su 4 documenti sintetici: il rapporto del Governo italiano; la compilazione riassuntiva (ad opera dell'OHCHR) di tutte le raccomandazioni dei Treaty Bodies e Special Rapporteurs che hanno considerato la situazione italiana negli ultimi 4 anni; il riassunto (ad opera del OHCHR) delle informazioni aggiuntive o alternative pervenute da altri stakeholders tra cui per esempio organizzazioni non governative ed istituzioni nazionali indipendenti; le domande scritte pervenute al Governo prima della sessione (advance questions to Italy) da parte di Austrai, Denmark, Norway, Sweden e UK.

Il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani, di cui Carola Carazzone - Responsabile Ufficio Diritto Umani e del VIS - è portavoce, aveva inviato ad agosto 2009 all'Office of the High Commisioner for Human Rights una submission of information che ha avuto ampio riscontro nel summary of other stakeholders' submissions.
Il Comitato - una rete di 81 associazioni e organizzazioni non governative italiane che operano nel settore dei diritti umani favorendone la loro promozione - è stato costituito nel 2002 con l'obiettivo di promuovere e sostenere il processo legislativo italiano per la creazione in Italia di una"Istituzione nazionale indipendente per i diritti umani", in linea con gli standard promossi dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ed è stato presente tutta la scorsa settimana a Ginevra con una delegazione composta da Carola Carazzone, VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo - e portavoce del Comitato, Barbara Terenzi, Fondazione Basso Sezione Internazionale, coordinatrice del Comitato, Arianna Saulini, Save the Children e coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Convenzione sui diritti dell'infanzia, Maria Grazia Caputo, Rappresentante permanente a Ginevra dell'Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice e del VIDES.

Linkando a http://www.scribd.com/full/26870430?access_key=key-q0v339sv6wjwovppk6l è possibile leggere il Draft Report del Working Group sull'Italia,  92 le Raccomandazioni - http://www.scribd.com/full/26870296?access_key=key-g5esj7f0hdwriejkyf - fatte all'Italia alle quali il Governo dovrà rispondere, al massimo entro la sessione plenaria di giugno del Consiglio Diritti Umani, dicendo espressamente se accetta o non accetta le raccomandazioni ricevute e, in particolare se non le accetta, motivando esaustivamente.

Tra le raccomandazioni all'Italia moltissime quelle in materia di adempimento della risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite n. 48/134 del 20 dicembre 1993 sulla costituzione senza ulteriori ritardi di una commissione nazionale indipendente per i diritti umani in linea ai Principi di Parigi in merito a indipendenza, autorevolezza ed effettività. Grave preoccupazione da parte di numerosi paesi è stata espressa anche in merito a libertà dei media, mancata ratifica del protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti inumani o degradanti, manifestazioni di razzismo e xenofobia inclusi discorsi di incitamento all'odio razziale da parte di politici italiani.

Particolare attenzione è stata posta anche alla promozione e protezione dei minori, unitamente alle tematiche legate alla discriminazione di genere, in particolare nel mercato del lavoro e alla scarsa partecipazione delle donne nella vita politica italiana.
Linkando al sito http://www.radioradicale.it/scheda/297137/intervista-a-carola-carazzone-sullaudizione-dei-rappresentanti-del-governo-italiano-nella-sessione-sui-dir è possibile ascoltare l'intervista rilasciata da Carola Carazzone - Responsabile dell'Ufficio Diritti Umani del VIS e Portavoce del Comitato per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani - a Radio Radicale.