9 luglio 2013 - Stasera al Borgo Ragazzi Don Bosco ci sarà una cena di solidarietà per i progetti VIS in Angola. Nell'invitare tutti voi a partecipare vi proponiamo di comprendere meglio il signficato della scelta della nostra ONG di impegnarsi nel Paese insieme ai Salesiani di Don Bosco attraverso la testimonianza di Paola, psicologia, arrivata da una settimana in Angola per far parte del team del VIS nel Paese africano.
“Seja muito bemvinda em Angola”.
“Seja muito bemvinda em Angola”.Una frase spesso ripetuta e sentita tra diverse mani strette in questi primi tre giorni di mia presenza nel progetto “A Estrada para a Vida” che il VIS continua da anni a portare avanti per il futuro dei bambini di strada di Luanda. Nascondo a fatica la commozione di trovarmi finalmente sul campo, dopo la preparazione che il VIS mi ha offerto nella propria sede a Roma, dove ho conosciuto e respirato un senso di professionalità e spiritualità parallele che difficilmente ho trovato durante il mio cammino professionale.
Professionalità diverse e complementari mi hanno accompagnato nel mese di giugno in una preparazione olistica sulle diverse aree di cui il VIS si occupa, conoscendo sempre più da vicino la complessità meravigliosa dell´impegno umanitario.
Le prime mie visite in alcuni centri educativi qui in Angola, in cui il VIS opera insieme ai Salesiani di Don Bosco, hanno ricevuto un´accoglienza unica, accompagnata dalle battute spiritose e simpatiche dei Salesiani del posto, sull` arrivo tanto sperato di una psicologa per tutti. Rimango colpita dalla loro capacità di trovare la giusta dimensione nel tentare di sdrammatizzare, in un contesto in cui il trauma e la perdita di se stessi fanno parte dell´ incontro quotidiano quando si lavora con i bambini di strada.
Lucia, volontaria del VIS da due anni in Angola, mi accompagna in questo primo mio percorso di conoscenza, che incontra gli sforzi più diversi di ex-volontari del VIS che da anni, insieme ai Salesiani, hanno dato così tanto che sembrano essere ancora presenti tra le mura di questi centri, in cui si conoscono educatori sempre più consapevoli e professionali nel loro lavoro, dove incontro bambini di strada che sanno regalare a te un sorriso di speranza, dove si ascoltano storie di casi di successo e reinserimenti nella famiglia, “ il vero centro educativo”, come dice padre Roberto, responsabile della équipe di strada che accompagnerò domani nelle attività serali, sul primo incontro con i bimbi abbandonati a se stessi.
Il lavoro da fare é sempre tanto, complesso e trasversale, si cresce e si aiuta a crescere ogni giorno, mettendo in gioco totalmente se stessi, le proprie esperienze, professionalità, la propria umanità che tiene legati in un contesto così difficile che impone sfide e imprevisti ogni giorno, ogni momento. Uno tra gli obiettivi che il VIS si é posto confidando nel mio ruolo sarà quello di continuare a rafforzare la rete educativa e formativa, sia per gli educatori sia per i bimbi che sono il nostro fine principale, la nuova generazione futura di questo paese. Con mia gioia ci sarà presto anche un servizio di counseling psicologico specifico, per i collaboratori locali dei centri e per i bambini e ragazzi che necessitano un accompagnamento piu´profondo, completo e costante.
Entro così in un cammino iniziato diversi anni fa dal VIS in cui sembra non ci sia nessuna intenzione di volersi fermare, per questo ognuno qui offre la sua mano incoraggiando a proseguire la strada, “ A Estrada para a Vida”, con l´obiettivo di crescere e prendersi cura, proprio come si fa con i loro, nostri, bambini.
Paola Deriard
Psicologa e Volontaria VIS in Angola