E'iniziato ieri 9 settembre 2009 si concluderà oggi pomeriggio il primo "G8 delle donne": una conferenza internazionale sulla violenza contro le donne. La Conferenza è stata aperta dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha rivolto un severo monito contro le discriminazioni che "ci stanno allontanando dallo spirito delle Costituzione". "La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l'omofobia, contro l'intolleranza e la violenza, in larga misura oggi alimentata dall'ignoranza, dalla perdita dei valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dei principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza della nazione democratica" - ha ammonito Napolitano.
Non sono mancate le critiche delle Ong alla 'Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne' promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, nell'ambito della Presidenza italiana del G8.
"Nell'anno di presidenza italiana del G8, è positivo che si sia dato spazio ad un tema urgente e drammaticamente universale come la violenza contro le donne. Il prossimo passo deve essere quello di includere pienamente i diritti delle donne nell'agenda dei grandi della terra e ridare priorità all'uguaglianza tra uomini e donne, affinché le tematiche di genere non vengano considerate come di pertinenza prettamente femminile" - ha dichiarato il, responsabile del programma sui Diritti delle Donne per ActionAid in Afghanistan, intervenuta alla Conferenza internazionale. "E' incoraggiante - ha proseguito - che nell'ambito di questa conferenza si sia dedicata una sessione intera alla violenza domestica - che si sa essere tanto diffusa quanto nascosta in tutto il mondo.
"Una nota di rammarico è invece da sollevare sulla questione delle risorse: non è positivo infatti che non si sia finora esplicitamente previsto un momento di verifica delle attuali risorse messe in campo dai Paesi del G8 e dalle organizzazioni internazionali per combattere la violenza contro le donne" - ha aggiunto Rahmani.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque nel mondo è stata vittima di abusi fisici o sessuali nel corso della sua vita e i dati della Banca mondiale indicano che, per le donne tra i 15 e i 44 anni, il rischio di subire violenze domestiche o stupri è maggiore del rischio di cancro e incidenti.
La conferenza riunisce attiviste provenienti da oltre 25 Paesi nel mondo e si propone di "stabilire una rete di contatti e una mobilitazione internazionale permanente.
Fonte: Unimondo