L’Europa e le ONG modelli per le politiche di Global Governance

Si è svolto lo scorso 27 marzo 2004 a Roma, l’incontro dal titolo “Global Governance e Pace” organizzato dal VIS.

Il dibattito sui temi della unificazione economica, politica, sociale e culturale a livello planetario, ha trovato risposte concrete da parte dei relatori che vi hanno partecipato tra i quali l’On. Livia Turco, parlamentare DS già Ministro per gli Affari Sociali, Antonio Papisca, docente di Relazioni Internazionali dell’Università di Padova, Gianni Vaggi, docente di Economia dello Sviluppo dell’Università di Pavia e Antonio Raimondi, presidente del VIS.

Le politiche di Global Governance rappresentano idealmente l’obiettivo dell’attuale cambiamento culturale di una parte dell’opinione pubblica riguardo la volontà di diventare artefice dell’equilibrio del pianeta. Milioni di persone nel mondo si incontrano per ribadire la volontà di costruire nuove forme di governabilità; nella società civile, nel mondo accademico e nella scuola sono in atto dei percorsi che convergono verso la pace e il rispetto della dignità umana ma è necessario costruire una cultura consapevole del disegno politico che tutto ciò rappresenta.

Risulta fondamentale l’importanza dell’Unione Europea quale modello collaudato di integrazione e sviluppo sociale ed economico. L’Europa è la dimostrazione concreta che se le attività di ogni singolo Paese concordano sui principi fondamentali è possibile la costruzione di un sistema liberale. E affinché le strategie democratiche si estendano ad ogni parte del mondo è indispensabile riconoscere il ruolo fondamentale dell’ONU, ormai destabilizzato, che deve tornare al suo compito originario di equilibratore così come già anticipavano i padri fondatori dell’ordine mondiale negli anni ’40.

Perché la pratica di democrazia avvenga realmente è necessario che le politiche di global governance appartengano ad ogni singolo Stato e alla coscienza di ogni cittadino e che in ogni Paese del nord e del sud del mondo si costruisca la conoscenza del diritto e della dignità di ogni persona. La cooperazione allo sviluppo, strumento della politica estera, contribuisce a edificare importanti processi di stabilizzazione in tutto il mondo e il ruolo delle ONG è quello di educare alla democrazia perché l’istruzione è lo strumento che porta ad edificare un processo di pacificazione autentico e un futuro sostenibile per tutti