UPR

La riforma delle Nazioni Unite per i diritti umani ha istituito nel 2008, nell’ambito delle prerogative del nuovo Consiglio ONU per i diritti umani a Ginevra, l’Universal Periodic Review (UPR- Processo di Revisione Universale) una procedura di monitoraggio dei diritti umani che ha per obiettivo la valutazione periodica (ogni 4 anni) dei progressi compiuti da ciascuno dei 192 Paesi delle Nazioni Unite, indipendentemente dalla ratifica dei trattati internazionali e anche in base agli impegni assunti a livello politico (voluntary pledges). 

 

 Il 27 ottobre 2014 ha avuto luogo a Ginevra, a Palais des Nations, sede del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, il secondo esame (second cycle) dell'Italia nell'ambito della UPR.

La delegazione del Governo italiano composta da 20 funzionari ministeriali e parlamentari e guidata dall’allora Viceministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Lapo Pistelli ha dovuto rispondere a domande, preoccupazioni e raccomandazioni da parte dei paesi membri del Consiglio Diritti Umani e degli altri Paesi membri delle Nazioni Unite. A dicembre 2014 è stato pubblicato il documento di sintesi della sessione, contenente le conclusioni e le raccomandazioni aggiornate per l’Italia.

Da allora il VIS ha monitorato tali raccomandazioni e ha lavorato - insieme alle altre organizzazioni aderenti al Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani - al rapporto di monitoraggio per il periodo 2015-2016. Questo, insieme al rapporto del 2017, confluirà in un rapporto consolidato di medio termine, il Mid-Term Review, che verrà lanciato come tappa intermedia del monitoraggio sulle raccomandazioni ONU all’Italia del 2014 per il prossimo ciclo di UPR che vedrà l’Italia sotto esame a novembre 2019.