La parola ai docenti. Emma Colombatti: insegnare a condividere umanità nel nuovo corso di educazione alla cittadinanza globale

3 ottobre 2018 - Abbiamo intervistato Emma Colombatti, la docente che sta tenendo il nuovissimo corso on line Educare alla Cittadinanza Globale del VIS. Emma si è confrontata con noi sui temi caldi del corso e su cosa significa oggi essere un cittadino globale.

Chi è il Cittadino Globale?

Emma Colombatti: Essere cittadino globale significa partecipare ad una comunità più ampia rispetto a quella della propria quotidianità, significa condividere una umanità comune con tutti, vicini e lontani, promuovendo uno sguardo che collega il locale al globale ed il nazionale all’internazionale.

È anche un modo per capire, per agire e per relazionarsi con gli altri e con l’ambiente nel tempo e nello spazio basato sui valori universali attraverso il rispetto per la diversità ed il pluralismo facendosi protagonista di un comportamento sostenibile, empatico e solidale.

 

Qual è la differenza tra Educazione alla Cittadinanza Globale ed Educazione Civica?

 

E.C: L’educazione alla cittadinanza globale evidenzia le funzioni essenziali dell'educazione legate alla formazione della cittadinanza in relazione alla globalizzazione. Si occupa di conoscenza, di abilità e di valori per promuovere e valorizzare la partecipazione dei cittadini allo sviluppo della società. L'educazione alla cittadinanza globale ispira l'azione, le partnership, il dialogo e la cooperazione attraverso l'educazione formale e non formale; applica un approccio sfaccettato che utilizza concezioni, metodologie e teorie di diversi ambiti, tra cui l’educazione ai diritti umani, l’educazione alla pace, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alla comprensione internazionale.

Proprio per questo è un’educazione che va molto oltre a quello che era l’educazione civica insegnata una volta a scuola anche perché è il mondo ad essere cambiato e la scuola deve cambiare allo stesso modo.  Oggi è  necessaria un tipo di educazione trasversale alle discipline scolastiche che permetta agli studenti di analizzare criticamente le questioni della vita reale e identificare le possibili soluzioni in modo innovativo, di rivedere ipotesi, visioni del mondo e relazioni e che li aiuti a considerare le persone che sono sistematicamente sono ai margini. Spinge all’impegno, all’'azione individuale e collettiva per realizzare i cambiamenti desiderati.

L’educazione alla cittadinanza globale si basa sul lifelong learning perspective perché tutti ne abbiamo bisogno!

 

Quali sono gli strumenti concreti dell'educazione alla cittadinanza globale?

 

E.C: L’educazione alla cittadinanza globale si realizza sia in ambiti educativi formali che informali e per questo motivo approcci e strumenti possono essere i più diversi anche se per il successo di ogni iniziativa non possono mancare: un ampio consenso degli stakeholder, la prospettiva a lungo termine degli interventi educativi, l’aggiornamento continuo degli educatori, la collaborazione con le comunità locali e un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi che permetta l’”aggiustamento” degli stessi in base ai partecipanti e agli argomenti.

Gli interventi educativi devono essere realizzati in modo interattivo, dinamico e partecipativo, basati sul cooperative learning, sui giochi di ruolo, su lavori di gruppo e sull’utilizzo di supporti multimediali (filmati, video, musica, power point, ecc.). Importante è il contatto e lo scambio con chi promuove esperienze simili in altri contesti. Oggi sono moltissimi gli strumenti esistenti in quest’ambito: manuali con attività da fare in classe o in gruppo, online database con materiali e contatti per lo scambio di esperienze, esempi di policy e progetti da tutto il mondo…insomma…per chi vuole dedicarsi all’educazione alla cittadinanza globale le possibilità sono infinite.

 

 

ECG nei curricula: quanto è importante che si abbia questa preparazione per un insegnante?

 

E.C: È fondamentale che gli insegnanti siano formati sull’educazione alla cittadinanza globale perché come tutte le cose non si può improvvisare, ma necessita di cura, dedizione, tempo e preparazione.

L'educazione alla cittadinanza globale richiede educatori qualificati che abbiano una buona conoscenza dell'insegnamento e delle metodologie partecipative e inclusive in modo che possano valorizzano le conoscenze e l'esperienza esistenti degli studenti e consentono la loro partecipazione. Gli educatori devono saper creare un ambiente per un apprendimento efficace utilizzando i diversi approcci esistenti.

Essendo, inoltre, un processo trasversale che coinvolge tutte le materie, collegandole al passato, presente e futuro del mondo, ogni insegnante è tenuto a formarsi su questo per essere al passo con  i cambiamenti che ci coinvolgono tutti.

 

Per avere maggiori informazioni sul programma del corso clicca QUI.

 

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