Giornata internazionale per la prevenzione del rischio dei disastri 2016

13 ottobre 2016 - Oggi ricorre la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di valorizzare la capacità delle persone e delle comunità di ridurre i rischi di disastri naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza sull’importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione. Il tema a cui verrà dedicata l'intera Giornata di quest'anno è Vivere per Raccontare “Live to tell”: un invito a promuovere e valorizzare azioni volte alla riduzione della mortalità legata alle catastrofi naturali.

A tal proposito commenta Papa Francesco ieri all'Udienza Papale in Vaticano: “I disastri naturali potrebbero essere evitati o quanto meno limitati, poiché i loro effetti sono spesso dovuti a mancanze di cura dell’ambiente da parte dell’uomo. Incoraggio pertanto a unire gli sforzi in modo lungimirante nella tutela della nostra casa comune, promuovendo una cultura di prevenzione, con l’aiuto anche delle nuove conoscenze, riducendo i rischi per le popolazioni più vulnerabili”.

Proprio nel giorno di questa ricorrenza viene pubblicato da Agire il dossier “Emergenze e prevenzione: prospettive di resilienza”. L'Agenzia Italiana per la risposta alle emergenze è il network di 9 ONG di cui anche il VIS fa parte, nato con l'obiettivo di rispondere nel modo migliore e più velocemente possibile alle più gravi emergenze del mondo.

Il dossier Nel corso del 2015 si sono registrate 346 catastrofi naturali che hanno colpito oltre 98,6 milioni di persone, causando 22.773 morti e danni per un ammontare complessivo di 66,5 miliardi di $. L’evento più devastante del 2015 è sicuramente il terremoto in Nepal, che in aprile ha provocato 9.046 morti. È stato inoltre uno dei disastri più costosi, con oltre 5 miliardi di $ di perdite riportate. Se l'Asia ha il primato negativo, l'Europa non ne esce di certo indenne; caso emblematico il triste dato della Francia dove le ondate di calore provocate da El Niño, hanno causato la morte di 3.295 persone.

Ma le cose possono cambiare. Con questo obiettivo è nato il Sendai Framework per la riduzione dei rischi 2015-2030; è stato introdotto in Giappone il 18 marzo 2015, nella città di Sendai, durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio di Catastrofi.

Il programma di azione su cui si lavorerà nei prossimi 15 anni è focalizzato su 4 tipi di azione:

  • Capire il rischio dei disastri, attraverso una comprensione multidimensionale in termini di vulnerabilità, capacità, esposizione di persone e di beni, caratteristiche del pericolo e dell’ambiente, così da poter utilizzare tale conoscenza per una valutazione del rischio, prevenzione, mitigazione, preparazione e risposta;
  • Rafforzare la disaster risk governance per gestire il rischio di disastri, promuovendo una collaborazione a livello nazionale, regionale e globale;
  • Investire nella riduzione del rischio dei disastri per migliorare la capacità di ripresa, rafforzare il recupero economico, sociale, sanitario, culturale delle comunità;
  • Potenziare la preparazione ai disastri per una risposta effettiva e per un “build back better” nelle fasi di ripresa, riabilitazione e ricostruzione, integrando quindi la disaster risk reduction all’interno delle misure di sviluppo.