Gaza, a una settimana dalla strage il silenzio della comunità internazionale

21 maggio 2018 - È passata una settimana dal lunedì di sangue che a Gaza ha visto 62 civili morti e oltre 2700 feriti. Numeri che non possono lasciare indifferenti, ma che fanno registrare un sostanziale silenzio da parte delle istituzioni. Per questo motivo Nico Lotta, presidente del VIS esprime preoccupazione di fronte alla passività della comunità internazionale: “Noi crediamo nelle Nazioni Unite e non smetteremo di farlo.  Ma perché l’ONU e l’UE non intervengono di fronte a una politica di violazione di norme, convenzioni internazionali e risoluzioni? La scelta di non decidere non li assolverà dalle loro responsabilità”.

Un segnale positivo arriva nel frattempo da alcuni intellettuali che hanno fatto sentire la loro voce attraverso un appello. I  sottoscrittori - da Anna Foa a Gad Lerner, da Lisa Ginzburg a Roberto Saviano - esprimono “estrema preoccupazione alle prime conseguenze, letali per le prospettive della pace, dello spostamento dell’ambasciata americana a Gerusalemme da parte dell’amministrazione Trump” e affermano “il diritto di Israele ad esistere come stato entro confini legittimi, sicuri e riconosciuti, e ugualmente di quello dei palestinesi ad uno stato indipendente” sottolineando che “l’uso di armi da fuoco contro civili è ammissibile soltanto se detti civili partecipano direttamente ad azioni ostili, non se varcano o cercano di superare la frontiera con Israele”. Un appello condivisibile, secondo il presidente del VIS, “che tenta di gettare un ponte di dialogo a favore della pace, in pericolo da troppo tempo, da quando, ormai settanta anni fa, 750.000 palestinesi venivano illegalmente espulsi dalle loro terre”.

Il VIS, presente in Palestina con diversi progetti, in queste ore è in costante contatto con i propri operatori sul campo, tra cui Luigi Bisceglia, coordinatore dei progetti, che dopo aver commentato a caldo i fatti di lunedì scorso lanciando un appello a favore del superamento delle contrapposizioni, ha portato la propria testimonianza collegandosi con l’assemblea dei soci volontari del VIS riunitasi sabato pomeriggio per il consueto appuntamento biannuale.