Corso di educazione interculturale. Parola ai docenti: intervista a Maria Cristina Ranuzzi

23 marzo 2017 - Il 4 Aprile inizierà il corso on line in Educazione Interculturale. Con l’occasione abbiamo chiesto alla docente del corso Maria Cristina Ranuzzi di raccontarci quali sono gli aspetti principali del percorso di studi che proporrà ai futuri studenti.
Il corso on line in Educazione Interculturale è tra i più popolari tenuti dal VIS: gli argomenti trattati e l’approccio pragmatico dei docenti rendono questo programma di studi estremamente interessante non solo per gli educatori ma anche per coloro che vogliono aprirsi ad una visione diversa della propria cultura in relazione alle altre.

La globalizzazione, il sempre crescente fenomeno delle migrazioni e più in generale la complessità del mondo che oggi si mostra ai nostri occhi sono tutti fattori che rendeno il tema dell’interazione tra culture come uno dei più impellenti da considerare e da trattare. Formatori, insegnanti, operatori del terzo settore all’estero, responsabili dell’accoglienza di migranti ma anche amministratori pubblici e aziende private, singoli cittadini, spesso necessitano di un accompagnamento teorico e pratico che permetta loro di vivere il confronto con culture diverse non come una minaccia ma come una opportunità di arricchimento reciproco.

Il corso in Educazione Interculturale, riconosciuto dal MIUR, Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, oltre ad un programma ricco di contenuti teorici e spunti di riflessione personale, vede la sua ricchezza principale in due aspetti importantissimi:

  • Un primo aspetto riguarda la presentazione di proposte di lavoro strutturate da parte dei docenti, su tematiche interdisciplinari che coinvolgono la capacità dei singoli studenti di individuare, partendo da testi narrativi e teorici, il messaggio interculturale nascosto.
  • Un secondo aspetto riguarda il forum di discussione: questa è la vera unicità di ciascun corso poiché fatta dai partecipanti, che genera un laboratorio virtuale in cui si lascia spazio a due momenti particolari: il “come se” , che permette la simulazione di attività e proposte in un ambiente controllato, e l’”affido” poiché ci si apre al diverso e alla possibilità di considerare idee e interazioni nuove. Lo scambio diretto di esperienze, i commenti sui temi trattati e quanto si affronta quotidianamente in tema di interculturalità rendono questi contributi la vera ricchezza del corso, poichè primo esempio concreto di interscambio culturale.

Un corso intenso dunque, che prevede 9 settimane di lezioni on line, forum di scambio di opinioni e progetti ma anche la possibilità di apportare il proprio contributo alla formazione del gruppo per la creazione di un circolo virtuoso di scambio di punti di vista che è il primo vero passo dell’educazione interculturale.