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Jetmira
Jetmira

"Mi chiamo Jetmira, ho 41 anni e due figlie di 18 e 15 anni. Sono originaria di Malesi e Madhe (Nord Albania) e vivo a Shtoj i Ri. Sono la fondatrice dell’impresa 'Natyra Ime' (La Mia Natura) che si occupa della produzione di sapone naturale artigianale con olio d'oliva e piante medicinali locali.

Questa impresa ha avuto inizio nel 2015, facendo piccoli passi ogni anno per crescere. Tutto è cominciato dopo quasi un anno di formazione professionale a Milano, resa possibile grazie a mio fratello. Sono stata migrante in Italia e ho anche lavorato nella produzione di maschere in stile veneziano a Scutari. Queste esperienze mi hanno spinta a creare qualcosa di mio e ad impegnarmi nella mia attività superando molte difficoltà, ostacoli e sfide. Con il passare degli anni sono riuscita a posizionarmi nel mercato con un prodotto 'Made in Albania' che oggi viene venduto come souvenir del nostro paese.

L'obiettivo principale è stato e continua a essere la creazione di un prodotto naturale artigianale di valore, a km0 e soprattutto rispettoso dell’ambiente. Oggi produciamo oltre 10.000 saponi all'anno utilizzando materie prime come salvia, lavanda, timo montano, rosa canina, agrumi e cannella.

Il mio motto è: "Prendiamo il meglio dalla natura e allo stesso tempo proteggiamola.""

Grazie al progetto "Laghi dell'Albania”, finanziato da AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dal VIS nel nord dell'Albania, Jetmira ha ricevuto un finanziamento, parte della componente del Fondo di Dotazione per Attori Economici, che mira a offrire strumenti finanziari agli imprenditori nelle aree target del progetto (Scutari e Malesi e Madhe) per sviluppare i processi aziendali nell’ambito del turismo sostenibile, della protezione ambientale e dell’innovazione. Il finanziamento la aiuterà, attraverso l'acquisto di nuove attrezzature, a migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la capacità produttiva.

HOPEfT: un aiuto vitale per le famiglie in situazione di vulnerabilità e gli sfollati in Tigray

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Al via le iniziative progettuali degli attori economici di Scutari e Malësi e Madhe: un nuovo passo verso il turismo sostenibile e responsabile in Albania

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Khalid

"Mi chiamo Khalid Dawud Nuru e ho avuto l’opportunità, grazie ai salesiani, di partecipare al progetto a Dilla Town, in Etiopia, rivolto a persone con disabilità nell’area di Sessa Kebele.  

Prima di approdare in questo progetto avevo frequentato la settima classe ed ero passato all'ottava, ma poco dopo ho dovuto abbandonare il percorso di studi perché la scuola non era accessibile alle persone con problemi di udito come me; non c'era, infatti, una classe che potesse accogliere gli studenti con questo tipo di problemi. È stato molto difficile comunicare con le persone perché la maggior parte dei membri della comunità non sapeva parlare il linguaggio dei segni. 

Lasciata la scuola avevo intenzione di aprire una mia piccola impresa, ma è stato molto difficile lavorare perché non riuscivo a vendere ciò che avevo programmato a causa della barriera linguistica ed ero davvero infastidito e disperato.

Una volta entrato a far parte di questo progetto, potevo almeno comunicare con i compagni di classe, i formatori, le persone del centro di formazione TVET (Technical and Vocational Education and Training) e gli operatori del progetto grazie al supporto del traduttore della lingua dei segni. Grazie alla traduzione in lingua dei segni ho potuto frequentare efficacemente il corso professionale di lavorazione del legno che stavo seguendo. 

Ho trascorso circa tre mesi al Dilla Polytechnic College per la formazione professionale, ho svolto un mese di formazione sulle ICT (Information and Communication Technology), cinque giorni di formazione sulle abilità di vita e un mese di apprendistato. Infine, ho sostenuto un esame finale e ho ottenuto la certificazione.

Durante questo periodo, ho acquisito molte competenze che mi hanno permesso di essere assunto da un'azienda di falegnameria nota come Ertale Metal and Woodworks nella città di Dilla e ora lavoro lì dal 7 ottobre 2024."

Khalid ha preso parte al progetto “I–LEAD: Inserimento Lavorativo attraverso Educazione Accessibile e Digitalizzazione”, che nasce dall’esigenza di contrastare l’abbandono scolastico e l’esclusione sociale e lavorativa delle fasce di popolazione che si trovano in condizione di maggiore vulnerabilità in Etiopia con particolare attenzione alle persone con disabilità. Finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il progetto è realizzato dal VIS insieme a CBM Italia e in partenariato con i Salesiani di Don BoscoECDD (Ethiopian Center for Disability and Development), CBM Etiopia e Cooperativa Sociale Albergo Etico.

In Ghana prosegue con successo il progetto della fattoria di Tainso

Il progetto della fattoria di Tainso in Ghana continua a registrare progressi costanti, grazie al recente sostegno proveniente dalla raccolta fondi del VIS, generando un impatto concreto sullo svil

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